La scelta di un amministratore di condominio deve essere una scelta operata con la massima partecipazione possibile da parte di tutti i condomini. Al di là dei requisiti minimi di legge, tale scelta deve essere condivisa con il maggiore suffragio possibile, poiché nell’amministratore di condominio va riposta una fiducia priva di pregiudizi, a cui l’amministratore risponde con professionale imparzialità e documentata applicazione della normativa vigente.
Il quartiere di Acilia (grande più di tanti comuni sparsi per l’Italia) presenta diverse criticità per le quali occorre che il professionista sia preparato. La sua morfologia propone infatti aree a dissesto idrogeologico, caratterizzate da periodici allagamenti (per i quali occorre conoscere e proporre sistemi automatici di prevenzione quali cancelli sistema Siga – o similare, gruppi automatici di sostituzione rete elettrica, ecc) aree poste al di sopra della portata della rete Acea Ato2 (dove occorre installare autoclavi per la normale fornitura d’acqua), ecc.
Scegliere un amministratore di condominio è un atto importante; l’amministratore ideale, oltre ai requisiti di legge deve essere un professionista che conosce anche a fondo il quartiere in cui opera. Conoscere le criticità tipiche della zona, le usanze e le disposizioni Comunali. Per questo l’amministratore ideale vive e fa parte del quartiere in cui opera; scegliere un amministratore estraneo al quartiere significa anche non potersi avvalere di una veloce presenza laddove se ne ravvisi la necessità. Non meno importante è il fatto che l’amministratore ideale esercita esclusivamente l’attività di amministrazione e non si dedica o ospita nel proprio ufficio attività professionali diverse quali consulenze fiscali, assicurative, ecc.