La tipologia costruttiva del quartiere ha attirato residenti di norma proiettati nelle libere professioni e poco attenti alla gestione condominiale, spesso affidata in assenza di garanzie. Scegliere un amministratore di condominio è un atto importante; l’amministratore ideale, oltre ai requisiti di legge, deve essere un professionista che conosce a fondo il quartiere in cui opera. Conoscere le criticità tipiche della zona, le usanze, le disposizioni Comunali (la cui applicazione varia purtroppo di Municipio in Municipio), è sicuramente un vantaggio in più per una coerente amministrazione.
Il quartiere dell’Infernetto presenta infatti criticità non di poco conto, come ad esempio le ampie alberature, le cui essenze negli ultimi anni sono state vittime di diversi e pericolosi parassiti, che vanno necessariamente debellati, o la delicata situazione idrogeologica, che necessita uno studio e talvolta la messa in pratica di soluzioni quali cancelli con paratie automatiche (sistemi Siga o similari), centraline e gruppi di alimentazione ausiliari, ecc.
La scelta di un amministratore di condominio deve essere una scelta operata con la massima partecipazione possibile da parte di tutti i condomini. Al di là dei requisiti minimi di legge (quorum pari o superiore alla metà del valore millesimale dei partecipanti al condominio) tale scelta deve essere condivisa con il maggiore suffragio possibile, poiché nell’amministratore di condominio va riposta una fiducia priva di pregiudizi, a cui l’amministratore risponde con professionale imparzialità e documentata applicazione della normativa vigente. L’amministratore ideale vive e fa parte del quartiere in cui opera; scegliere un amministratore estraneo al quartiere significa anche non potersi avvalere di una veloce presenza laddove se ne ravvisi la necessità. L’amministratore ideale esercita esclusivamente l’attività di amministrazione e non si dedica o ospita nel proprio ufficio attività professionali diverse quali consulenze fiscali, assicurative, catastali, ecc.